2025, n. 1

AA. VV.

Il Contributo

Rivista di filosofia e scienze sociali

Copia omaggio fuori commercio

  • 2025

IN PREPARAZIONE

Nota editoriale di Aldo Meccariello

Questo numero presenta una serie di saggi, molto diversi per taglio e contenuti, che rinviano comunque ai pensatori italiani. Apre la sezione Saggi, il testo di Andrea Alfonso su Leopardi di cui coglie in maniera esplicita una forte ambiguità tra la sua concezione materialistica e la sua incondizionata adesione al motivo dell’infinito. Il nucleo dell’analisi si concentra in specie su due liriche del Recanatese, Alla sua donna e L’infinito. L’esame di alcuni limiti della ragione nel suo uso pratico è al centro del contributo di Angelo Caruso che problematizza alcuni limiti che la ragione incontra nel suo tentativo di fornire una risposta univoca e stabile alla domanda “Che fare?” che è alla base di qualunque considerazione morale per poi approdare al Kant della seconda critica. Il saggio di Giuseppe D’Acunto offre la prospettiva greca del pensiero di Adriano Tilgher a partire da un suo testo del 1922, La visione greca della vita, influenzato da La nascita della tragedia di Nietzsche. Punto di intersezione dei testi è l’interpretazione dell’Eterno Ritorno coessenziale all’anima stessa dell’Ellade. Il concetto di “autocoscienza tacita” elaborato da Franco Lombardi nel ventennio fascista è al centro del saggio di Francesca Ghione che vi coglie una forma particolare di dialogo.

Infatti, l’autocoscienza tacita consiste in una sorta di guida morale che consente all’individuo di scegliere e agire responsabilmente attraverso un profondo dialogo interiore con sé stesso. Nel segno di Gentile si colloca il saggio di Rodolfo Sideri che esplora il pensiero di Spirito secondo l’interpretazione di Hervé Cavallera. L’adesione incondizionata al problematicismo spiritiano, lontano dai fondamentalismi fanatici e dagli asettici relativismi, sorregge la lettura complessiva di Cavallera sempre attento a cogliere nel filosofo aretino la sua attenzione agli eventi della contemporaneità.

Di tutt’altro taglio, infine, il contributo di Piero Latino che riscopre un pensatore italiano dimenticato come Silvano Panunzio, autore di una esegesi in chiave esoterica del poema di Dante.

La sezione Miscellanea comprende due saggi di Penne Brooke e di Saverio Matrangolo dedicati al filosofo boemo Jan Patočka, vittima del regime comunista nel 1977, allievo di Husserl e autore di capolavori filosofici del Novecento. Al centro dei due saggi, viene analizzato un suo libro, Platone e l’Europa che raccoglie undici conferenze clandestine riproposto recentemente al pubblico italiano in una nuova traduzione in virtù della sua lucida e penetrante capacità di analisi, ancora oggi in grado di restituire il valore significativo della storia europea. Chiude la sezione un articolo di Lucrezia Romussi dedicato al ricordo di Gianni Vattimo a un anno dalla scomparsa: Romussi dà un ampio resoconto del seminario che si è svolto il 19 settembre 2024 a Villa Falconieri in Frascati in collaborazione tra l’Istituto Gianni Vattimo-Istituto Italiano di Ricerca Filosofica e l’Accademia Vivarium Novum. Numerosi gli stimoli alla riflessione atta a tratteggiare l’estrema attualità del pensiero di Gianni Vattimo e, dunque, la sostanziale rilevanza del pensiero debole per comprendere le categorie contemporanee del pensiero. Chiude il numero la sezione Recensioni, ricca di ben otto recensioni di libri che aprono molteplici direzioni di lettura.