Nota editoriale di Aldo Meccariello
Alcuni dei saggi che compongono questo numero sono ancora relazioni del convegno organizzato dal Centro per la Filosofia Italiana tenutosi a Terni dal 21 al 23 ottobre 2021 sul tema, La via italiana alla filosofia del dialogo, che si arricchisce sempre più alla luce di recenti e ulteriori pubblicazioni italiane e straniere. L’ampio saggio Markus Krienke analizza il motivo della dignità umana a partire dell’imperativo categorico di Kant e dalla deduzione del sistema dei diritti. L’Autore rileva il limite oggettivo della dignità kantiana che non tocca la dimensione del riconoscimento e si ferma al mero rispetto per l’altro, che invece ritroviamo sia in Hegel sia in Rosmini. Quest’ultimo, rispetto a Hegel, mette l’accento anche sulla dimensione della mediazione istituzionale del riconoscimento: la dignità della persona, infatti, si articola anche nelle forme della famiglia e della società civile. Corrado Ocone esplora invece la poliedrica figura di Guido De Ruggiero, filosofo di scuola neoidealista, saggista, politico e storico del liberalismo europeo. Indubbiamente il soggiorno in Inghilterra dà un’impronta progressiva al suo liberalismo aperto e dialogante anche con la tradizione socialista. Che cosa può oggi dirci la Storia di De Ruggiero, oltre a darci lo spaccato di un’epoca e una ricostruzione ancora valida dello sviluppo di un’idea in quello che è stato definito il ‘secolo d’oro’ del liberalismo? Per l’autore, c’è un esplicito invito a non usare una metodologia riduzionistica appiattendo il liberalismo sull’individualismo. Il successo del pensiero filosofico italiano è in costante aumento in area anglosassone e in specie nelle università americane, si parla sempre più di Italian Thought. Il saggio di Corrado Claverini, oltre ad analizzare le ragioni di tale successo, mostra come la circolazione della filosofia italiana negli Stati Uniti sia stata continua nel corso del tempo perché la propensione al dialogo con le altre culture filosofiche è sempre stata una caratteristica distintiva del pensiero italiano – dal periodo umanistico-rinascimentale all’Illuminismo fino ai giorni nostri. Il saggio di Andrea Alfonso indaga, a partire da una rielaborazione più o meno esplicita del discorso kantiano, e del suo termine centrale ‘Erscheinung’, il legame tra Husserl e Colli intorno alla voce “fenomeno”, approdando a concezioni fortemente contrastanti. La prospettiva presa in esame da Gabriella Baptist nel suo contributo riguarda il pensiero italiano al femminile che per troppo tempo è rimasto un po’ nell’ombra. Baptist traccia un profilo della pensatrice Adriana Cavarero che nel suo decennale confronto con Platone esalta il motivo del dialogo con particolare riferimento al Socrate additato da Hannah Arendt come esempio per ripensare la pluralità e la democrazia e per arginarne le possibili degenerazioni. Il lavoro di Antonio Albanese recupera un altro pensatore italiano che è stato anche un politico: Achille Ardigò. L’autore presenta i fondamenti fenomenologici della sociologia ardigoiana, in particolare Per una sociologia oltre il post-moderno che getta un ponte inedito tra l’illuminismo sociologico macrosistemico e l’individualismo metodologico di matrice weberiana. Questo approccio si basa sulla comprensione dell’altro da sé, sullo scambio comunicativo e sulle pratiche della solidarietà sociale. Infine, Andrea Fiore si sofferma sui punti di contatto che uniscono le estetiche di due autori alquanto diversi come l’americano John Dewey e l’italiano Luigi Pareyson. A partire dalle notevoli risonanze deweyane presenti in Estetica. Teoria della formatività di Pareyson, sono messi in luce gli intenti comuni ai due filosofi che animano le loro rispettive concezioni estetiche, sintetizzabili nell’idea per la quale l’estetica e l’arte contribuiscono in modo fondamentale alla piena realizzazione della vita umana in un senso sia individuale che collettivo. Nella sezione “Recensioni” da segnalare la discussione di alcuni volumi proposti al lettore (Ouspensky, Aguti, Chimirri, Battaglia, Cimatti, Viti Cavaliere, e Ocone).