Familia Romana

Hans Henning Ørberg

Familia Romana

  • 2013
  • p. 328
  • ISBN: 978-8895611464

€ 19.90

È il testo base in cui è contenuta, in trentaquattro capitoli, la storia d’una familia romana del II secolo d. C. Si comincia con l’illustrazione dell’Impero romano, per passare poi alla conoscenza dei personaggi che accompagneranno i discenti durante tutta la prima parte del loro percorso d’apprendimento della lingua latina. Al principio le frasi sono estremamente semplici e la struttura è sempre paratattica; a mano a mano che si procede, l’ipotassi aumenta, s’introducono nuove forme, nuove strutture e nuovi vocaboli, ripetendo contemporaneamente ciò ch’è stato studiato nei capitoli precedenti finché non venga acquisito e interiorizzato. Dopo l’introduzione del congiuntivo e della sua sintassi, il discorso si fa gradualmente più complesso, e si giunge alla fine a leggere anche brani di poesia latina di Catullo, Ovidio e Marziale.

A ogni capitolo s’accompagna una breve rubrica di Grammatica Latīna, intesa a sottolineare i principali punti di grammatica su cui deve concentrarsi particolarmente lo studente, e a dare gli elementi essenziali della terminologia grammaticale latina; tre pensa concludono ciascun capitolo, coi quali l’alunno e l’insegnante possono verificare l’acquisizione dei contenuti morfo-sintattici e lessicali. Il trentacinquesimo capitolo contiene un estratto dall’Ars grammatica minor di Donato. Il volume è corredato d’un Index vocābulōrum grazie al quale è sempre possibile rintracciare la prima occorrenza d’ogni vocabolo in ciascuna delle sue accezioni. Con questo repertorio gli alunni possono ritrovare immediatamente il passo che spiega una parola di cui momentaneamente sia loro sfuggito il significato, e l’insegnante può in qualunque momento risalire alla prima occorrenza di un termine o di una norma grammaticale che intende spiegare più approfonditamente.



L'Autore

Hans Henning Ørberg è stato un grammatico, latinista e insegnante danese.

Laureato in lingue presso l’Università di Copenaghen, ha dedicato una gran parte della propria vita (dal 1946 al 1952 e dal 1961 al 1989) all’insegnamento delle lingue inglese, francese e latina in varie scuole della Danimarca. Dal 1953 al 1961 lavorò presso il Naturmetodens Sproginstitut, dov’era in uso una metodologia didattica che tentava di riprodurre l’apprendimento naturale, al contrario dei metodi tradizionali basati sullo studio teorico. Durante questo periodo compose un corso di latino intitolato Lingua Latina secundum naturae rationem explicata, pubblicato nel 1955. Nel 1990 revisionò questo lavoro ribattezzando l’opera Lingua Latina per se illustrata. Ritiratosi dall’insegnamento per raggiunti limiti d’età, diresse fino alla morte la casa editrice Domus Latina, dedicandosi sempre alla realizzazione di corsi in Europa e negli Stati Uniti d’America sulle sue teorie didattiche. Morì nel 2010, poco prima di compiere novant’anni.

Il metodo di apprendimento “natura” proposto da Ørberg consiste principalmente nel riprodurre le condizioni normali e prevedibili in cui una persona del tutto ignara della lingua latina si troverebbe qualora fosse circondata solo da antichi Romani. Proprio come un turista che tenta di decifrare un cartello scritto in un’altra lingua, guardando un po’ i disegni e un po’ le parole che riesce ad avvicinare a quelle della sua lingua madre, così lo studente è invitato a ricostruire il significato dei singoli lemmi desumendolo dalle immagini a essi riferiti e quindi dal contesto in cui si trovano. Ørberg è dell’avviso che la lingua sia fatta in primis di parole, e quindi di concetti, e poi di precetti grammaticali coi quali questi ultimi devono essere collegati tra loro. Mentre se mancano i secondi è possibile desumerli dai primi con un po’ di attenzione e di logica, se mancano i primi a poco vale la conoscenza esatta della grammatica. Ørberg ha insegnato la grammatica latina evitando di porla come un insieme di regole separate, ma mirando a unificare la semantica e la morfologia come avviene per i parlanti di madrelingua nelle lingue cosiddétte vive.