Quasi immersa nella marea del lucente fogliame, situata su imponenti terrazze poste l’una sull’altra, c’era una villa simile a un palazzo con una lunga facciata splendente. Al di sopra del portico colonnato dello sporgente corpo centrale, vi era una loggia con un’alta nicchia slanciata incoronata da un sontuoso cornicione, mentre le ali laterali presentavano una splendida architettura a pilastri. […] Rimasi lì a lungo a guardare verso il basso, assaporando la pace solenne del bel luogo e fui sopraffatto da un profondo desiderio. Di poter condurre in quel posto un’esistenza inutile fino alla fine, in modo dignitoso, seppellire lì un animo malato, trovare lì il riposo per un’anima esausta…