È il testo fondamentale del livello avanzato, che contiene un’illustrazione dell’historia rērum gestārum dei romani dalle mitologiche origini fino agli ultimi palpiti della lībera rēs pūblica. Il testo principia con una descrizione della città di Roma e dei suoi monumenti; segue la narrazione delle vicende d’Enea a Cartagine con la tragedia di Didone, fino al suo sbarco sulle coste del Lazio; il racconto virgiliano è messo in prosa, ma all’interno del testo son riportati cento versi originali dell’Eneide.
Il resto della storia di Roma è narrato con le parole stesse degli autori: gli episodi tratti da Livio son messi a confronto con l’interpretazione degli stessi avvenimenti tramandata da Ovidio nei Fastī. Seguono lunghi estratti da Eutropio, Aulo Gellio, Cornelio Nepote (Vīta Hannibalis), Sallustio (Bellum Iugurthīnum), Cicerone (Dē imperiō Cn. Pompēiī, Dē rē pūblicā). L’ultimo capitolo contiene l’intero Somnium Scipiōnis; tutto il libro si conclude con l’Integer vītae d’Orazio. Il latino dei classici è sempre meno adattato: la poesia è originale sin dai primi capitoli; la prosa, di pagina in pagina sempre più vicina al testo degli autori, non subisce più nessun adattamento a partire dal rigo 222 del cap. XLV. Ogni capitolo è corredato d’una sezione di Grammatica Latīna e di Pēnsa. Al volume è annesso un fascicolo d’Indicēs, che comprende una lista cronologica dei consoli e dittatori romani, Fastī cōnsulārēs et triumphālēs, un indice analitico dei nomi e un elenco di tutti i vocaboli che ricorrono nelle due parti del corso, con l’indicazione della prima occorrenza d’ogni accezione, e infine una lista dei temi nominali o verbali diversi (come tul- e lāt- rispetto a fer-) o semplicemente mutati.