Catilina

Caio Crispo Sallustio, Marco Tullio Cicerone

Catilina

a cura di Hans Henning Ørberg

  • 2003
  • p. 84
  • ISBN: 978-8895611259

€ 7.70

La congiura di Catilina che nel 63 a. C. stava per sovvertire la rēs pūblica Rōmāna, narrata da uno storico lucido, Sallustio, e da colui che la sventò, Cicerone.

Per gli alunni che abbiano completato lo studio di Rōma aeterna.



Il curatore

Hans Henning Ørberg è stato un grammatico, latinista e insegnante danese.

Laureato in lingue presso l’Università di Copenaghen, ha dedicato una gran parte della propria vita (dal 1946 al 1952 e dal 1961 al 1989) all’insegnamento delle lingue inglese, francese e latina in varie scuole della Danimarca. Dal 1953 al 1961 lavorò presso il Naturmetodens Sproginstitut, dov’era in uso una metodologia didattica che tentava di riprodurre l’apprendimento naturale, al contrario dei metodi tradizionali basati sullo studio teorico. Durante questo periodo compose un corso di latino intitolato Lingua Latina secundum naturae rationem explicata, pubblicato nel 1955. Nel 1990 revisionò questo lavoro ribattezzando l’opera Lingua Latina per se illustrata. Ritiratosi dall’insegnamento per raggiunti limiti d’età, diresse fino alla morte la casa editrice Domus Latina, dedicandosi sempre alla realizzazione di corsi in Europa e negli Stati Uniti d’America sulle sue teorie didattiche. Morì nel 2010, poco prima di compiere novant’anni.

Il metodo di apprendimento “natura” proposto da Ørberg consiste principalmente nel riprodurre le condizioni normali e prevedibili in cui una persona del tutto ignara della lingua latina si troverebbe qualora fosse circondata solo da antichi Romani. Proprio come un turista che tenta di decifrare un cartello scritto in un’altra lingua, guardando un po’ i disegni e un po’ le parole che riesce ad avvicinare a quelle della sua lingua madre, così lo studente è invitato a ricostruire il significato dei singoli lemmi desumendolo dalle immagini a essi riferiti e quindi dal contesto in cui si trovano. Ørberg è dell’avviso che la lingua sia fatta in primis di parole, e quindi di concetti, e poi di precetti grammaticali coi quali questi ultimi devono essere collegati tra loro. Mentre se mancano i secondi è possibile desumerli dai primi con un po’ di attenzione e di logica, se mancano i primi a poco vale la conoscenza esatta della grammatica. Ørberg ha insegnato la grammatica latina evitando di porla come un insieme di regole separate, ma mirando a unificare la semantica e la morfologia come avviene per i parlanti di madrelingua nelle lingue cosiddétte vive.


L’Autore

Marco Tullio Cicerone (in latino: Marcus Tullius Cicero) è stato un avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano.

Esponente di un’agiata famiglia dell’ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell’antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a. C. (tanto da poter essere considerata il modello della letteratura latina classica). Grande ammiratore della cultura greca, attraverso la sua opera i Romani poterono anche acquisire una migliore conoscenza della filosofia greca. Tra i suoi maggiori contributi alla cultura latina, vi fu la creazione di un lessico filosofico latino: Cicerone si impegnò, infatti, a trovare il corrispondente vocabolo in latino per ogni termine specifico del linguaggio filosofico greco. Tra le opere fondamentali per la comprensione del mondo latino si collocano, invece, le Lettere/Epistulae (in particolar modo, quelle all’amico Tito Pomponio Attico) che offrono numerose riflessioni su ogni avvenimento, permettendo così di comprendere quali fossero le reali linee politiche dell’aristocrazia romana. Cicerone occupò, per molti anni, anche un ruolo di primaria importanza nel mondo della politica romana: dopo aver salvato la repubblica dal tentativo eversivo di Lucio Sergio Catilina (e aver così ottenuto l’appellativo di pater patriae, padre della patria), ricoprì un ruolo di primissima importanza all’interno della fazione degli Optimates. Infatti, nelle guerre civili, difese strenuamente, fino alla morte, una repubblica giunta ormai all’ultimo respiro e destinata a trasformarsi nel principatus augusteo.

L'Autore

Caio Sallustio Crispo (in latino: Gaius Sallustius Crispus), più semplicemente noto come Sallustio, è stato uno storico, politico e senatore romano del periodo repubblicano.

Proveniente da una famiglia di stirpe plebea (la gens Sallustia) legata alla nobilitas municipale, compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe e infine senatore della res publica. Dopo esser stato cacciato dal Senato per indegnità morale, partecipò alla guerra civile del 49 a. C. tra Cesare e Pompeo, schierato tra le file cesariane. Dopo la sconfitta di Pompeo, Cesare lo ricompensò per la sua fedeltà conferendogli la pretura, riammettendolo in Senato e nominandolo governatore della provincia dell’Africa Nova. Dopo la fallimentare esperienza di governo e a seguito della morte di Cesare, si ritirò dalla vita politica; in questo momento si diede alla stesura di opere a carattere storico, in particolare le due monografie De Catilinae coniuratione e Bellum Iugurthinum, le prime della storiografia latina, e delle Historiae, un’opera di tipo annalistico.

Sallustio è autore di importanti opere storiche, tramandate per tradizione diretta dai codici medioevali: le due monografie, il De Catilinae coniuratione e il Bellum Iugurthinum, composte e pubblicate negli anni fra il 43 e il 40 a. C., e le Historiae, di cui restano numerosi frammenti, iniziate intorno al 39 a. C. e rimaste incompiute, che forse dovevano fungere da allaccio tra le due monografie.
Sono state attribuite allo scrittore di Amiternum anche diverse opere considerate oggi apocrife: due Epistulae ad Caesarem senem de re publica, in cui l’autore rivolge a Cesare consigli sul buon governo, e l’Invectiva in Ciceronem, un violento attacco a Cicerone, accusato per la condanna a morte dei catilinari. Sallustio crea una storiografia di carattere politico e una storiografia di carattere filosofico. L’obiettivo di quest’ultima è storico, ma il risultato finisce per essere una filosofia della storia: il continuo scontro fra il bene e il male.