L’Epistola di Paolo ai romani viene letta alla luce del peculiare contesto geografico, storico e archeologico nel quale il documento fu concepito, scritto e fatto circolare. Questo testo, inserito nel canone biblico, palesa uno scontro culturale tra la visione giudaica (che va caratterizzandosi come cristiana) e quella classica, la quale subisce le influenze dell’assiologia neroniana. Il messaggio paolino determina un’antitesi con gli assunti della filosofia stoica allora dominante negli ambienti romani, così come del fatalismo astrologico e degli influssi del pensiero politico ellenistico (nella sua versione egiziana). Questo commentario s’avvale dei contributi della storia e dell’archeologia senza ignorare alcuni aspetti teologici. Sotto questo punto di vista esso costituisce una novità nel campo degli studi di storia ed esegesi biblica.
L'Autore
Giancarlo Rinaldi (Napoli, 1952), ha insegnato storia del cristianesimo presso l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” dove ha anche diretto il master in studi storico religiosi sul cristianesimo antico. È specializzato nella ricostruzione dei rapporti tra pensiero classico e dottrina cristiana. È stato presidente della Confederazione nazionale delle Università popolari italiane (CNUPI). Dal 1994, è membro del Consiglio direttivo della Società biblica in Italia. Collabora regolarmente con l’Accademia Vivarium novum, dove dirige ricerche e tiene cicli di conferenze e di lezioni. Ha pubblicato, tra l’altro, Biblia gentium (Roma, 1989); La Bibbia dei pagani (Bologna, 1997); Cristianesimi nell’antichità (Chieti-Roma, 2008); Pagani e cristiani. La storia di un conflitto (Roma, 2020); Archeologia del Nuovo Testamento. Un’introduzione (Roma, 2020). Per i tipi di Vivarium novum ha pubblicato: Paolo e Nerone. L’Epistola ai romani alla luce della storia e dell’archeologia (2019).