Un convito filosofico per Elémire Zolla nel ventennale della morte (2002-2022)

AA. VV.

Un convito filosofico per Elémire Zolla nel ventennale della morte (2002-2022)

Atti del Convegno internazionale (27-29 maggio 2022)

A cura di Grazia Marchianò e Tiziana Provvidera

  • 2023
  • p. 175
  • ISBN: 978-8895611013

€ 25

«Vivere è assorbire luce. Si guardino le verdure negli orti. Prima di verdeggiare erano celate, virtuali, nel seme. E che cosa rende seme un duro e ruvido granello? Che cosa rende seme il seme? Il bisogno di luce, il quale, per poco che possa, esplode fuori da quella scorza. Il seme è un bisogno di luce, la verdura è quel bisogno che si appaga. Mangiando le verdure, cuocendole e distillandole nello stomaco, l’animale ne estrae un’essenza che assimila a se stesso, sicché, al colmo dell’interna cottura e distillazione, esse diventano parte dell’animale che vede la luce, diventano visione di luce. La vita sulla terra è luce che ritorna luce. Come potrebbe, la luce che illumina il mondo, non essere lume a sé stessa come è lume a noi? E noi, quando si giunga ad abbracciare l’intero ciclo della luce, quando si sia cioè illuminati, siamo il luogo dove la luce torna a sé stessa e sa di tornare a sé stessa. Osservando da illuminati il pane che si mangia, vi si riconosce il sole che l’ha estratto dal grano, e se siamo ciò che mangiamo, siamo luce che vuol tornare sé stessa, a sé stessa. È questo il segreto che muove la vita intera. L’uomo trova pace e senso soltanto nutrendo in sé questa conoscenza, mangiandola. E se altro va cercando, insegue sotto false specie questa visione».

Da Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (1975), Venezia, Marsilio, 2017.