2022, n. 2

AA. VV.

Il Contributo

Rivista di filosofia e scienze sociali

Copia omaggio fuori commercio

  • 2022
  • p. 148
  • ISBN: 978-887637656

Nota editoriale di Aldo Meccariello

Questo numero prosegue la raccolta di saggi e contributi, come il precedente, del convegno organizzato dal Centro per la filosofia italiana tenutosi a Terni dal 21 al 23 ottobre 2021 sul tema La via italiana alla filosofia del dialogo che indubbiamente sta aprendo una prospettiva fruttuosa sia in sede storiografica sia in sede teoretica per consolidare un paradigma interpretativo della tradizione italiana.

Il dialogo tra Spirito e Calogero, i due grandi discepoli di Gentile, sulla filosofia del dialogo, analizzato da Rodolfo Sideri nel suo corposo saggio offre spunti e problemi per la messa a punto di questo paradigma da cui si sarebbero poi ramificate linee di sviluppo della filosofia italiana del ‘900 in specie sul fronte della confutazione del dogmatismo. Il dialogo punto di partenza (Calogero) o punto di arrivo (Spirito)? Un bel dilemma che può interagire con il saggio di Gennaro Cicchese sulla filosofia del dialogo di Romano Guardini, che esplora una visione orientata a considerare Il dialogo nel contesto del linguaggio e ad assumere i temi dell’io, del tu e della relazione chiamati a essere “responsabili” nei confronti dell’alterità. Scavando nella nostra tradizione non poteva mancare lo sguardo in un’ottica europea su Vico e il vichismo di cui si occupa Fabrizio Lomonaco nel suo saggio interamente centrato sulla scienza dell’uomo in un ambito sia etico che teoretico. Infine, il saggio di Danilo Breschi, occupandosi dell’ultimo Spirito e della sua analisi della globalizzazione e dello sviluppo impetuoso della tecnica, rileva la preoccupazione del pensatore aretino per la progressiva erosione della centralità dell’umano e del suo destino. Da segnalare in miscellanea l’interessante saggio di Giuseppe Abbonizio, Élite politiche e tecnoscienza. Riflessioni sul pensiero di Stephen Hawking e alcune recensioni a volumi di autori italiani (Hösle, Gentile e Zolla).