Commentarii de bello Gallico

Gaio Giulio Cesare

Commentarii de bello Gallico

a cura di Hans Henning Ørberg

  • 2004
  • p. 88
  • ISBN: 978-8895611068

€ 7.70

Le fasi principali della guerra contro i Galli (I, IV e V libro), che rivelò l’ingegno militare di uno dei più grandi generali di tutti i tempi, narrata in terza persona con uno stile secco e asciutto da colui che le portò a termine: Gaio Giulio Cesare.

Per gli alunni che abbiano completato lo studio di Familia Rōmāna.



Il curatore

Hans Henning Ørberg è stato un grammatico, latinista e insegnante danese.

Laureato in lingue presso l’Università di Copenaghen, ha dedicato una gran parte della propria vita (dal 1946 al 1952 e dal 1961 al 1989) all’insegnamento delle lingue inglese, francese e latina in varie scuole della Danimarca. Dal 1953 al 1961 lavorò presso il Naturmetodens Sproginstitut, dov’era in uso una metodologia didattica che tentava di riprodurre l’apprendimento naturale, al contrario dei metodi tradizionali basati sullo studio teorico. Durante questo periodo compose un corso di latino intitolato Lingua Latina secundum naturae rationem explicata, pubblicato nel 1955. Nel 1990 revisionò questo lavoro ribattezzando l’opera Lingua Latina per se illustrata. Ritiratosi dall’insegnamento per raggiunti limiti d’età, diresse fino alla morte la casa editrice Domus Latina, dedicandosi sempre alla realizzazione di corsi in Europa e negli Stati Uniti d’America sulle sue teorie didattiche. Morì nel 2010, poco prima di compiere novant’anni.

Il metodo di apprendimento “natura” proposto da Ørberg consiste principalmente nel riprodurre le condizioni normali e prevedibili in cui una persona del tutto ignara della lingua latina si troverebbe qualora fosse circondata solo da antichi Romani. Proprio come un turista che tenta di decifrare un cartello scritto in un’altra lingua, guardando un po’ i disegni e un po’ le parole che riesce ad avvicinare a quelle della sua lingua madre, così lo studente è invitato a ricostruire il significato dei singoli lemmi desumendolo dalle immagini a essi riferiti e quindi dal contesto in cui si trovano. Ørberg è dell’avviso che la lingua sia fatta in primis di parole, e quindi di concetti, e poi di precetti grammaticali coi quali questi ultimi devono essere collegati tra loro. Mentre se mancano i secondi è possibile desumerli dai primi con un po’ di attenzione e di logica, se mancano i primi a poco vale la conoscenza esatta della grammatica. Ørberg ha insegnato la grammatica latina evitando di porla come un insieme di regole separate, ma mirando a unificare la semantica e la morfologia come avviene per i parlanti di madrelingua nelle lingue cosiddétte vive.


L'Autore

Gaio Giulio Cesare (in latino: Gaius Iulius Caesar) è stato un militare, politico, console, dittatore, pontefice massimo, oratore e scrittore romano, considerato uno dei personaggi più importanti e influenti della storia.

Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a. C., nel 47 a. C., nel 46 a. C. con carica decennale e dal 44 a. C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano. Con la conquista della Gallia estese il dominio della res publica romana fino all’oceano Atlantico e al Reno; portò gli eserciti romani a invadere per la prima volta la Britannia e la Germania e a combattere in Spagna, Grecia, Egitto, Ponto e Africa.

Con l’assunzione della dittatura a vita diede inizio a un processo di radicale riforma della società e della politica romana, assicurandosi potere assoluto sulla Repubblica. Il suo operato provocò la reazione dei conservatori, finché un gruppo di senatori, capeggiati da Marco Giunio Bruto, Gaio Cassio Longino e Decimo Bruto, cospirò contro di lui, uccidendolo alle idi di marzo del 44 a. C. (15 marzo 44). Nel 42 a. C., appena due anni dopo il suo assassinio, il Senato lo deificò ufficialmente, elevandolo a divinità. L’eredità riformatrice e storica di Cesare fu quindi raccolta da Ottaviano Augusto, suo pronipote e figlio adottivo. Le campagne militari e le azioni politiche di Cesare sono da lui stesso dettagliatamente raccontate in terza persona nei Commentarii de bello Gallico e nei Commentarii de bello civili. Numerose notizie sulla sua vita sono presenti negli scritti di Appiano di Alessandria, Svetonio, Plutarco, Cassio Dione e Strabone. Altre informazioni possono essere rintracciate nelle opere di autori suoi contemporanei, come nelle lettere e nelle orazioni del suo rivale politico Cicerone, nelle poesie di Catullo e negli scritti storici di Sallustio.