Richard Voß
Richard Voß nasce a Neugrape (Pomerania) il 2 settembre 1851 e muore a Berchtesgaden (Baviera) il 10 giugno 1918. Dopo un’infanzia felicemente trascorsa a contatto con la natura e un periodo meno lieto a Berlino dove si era dovuto trasferire con la famiglia, nel 1871 partecipa al conflitto franco-prussiano che lo segna profondamente. Le terribili esperienze vissute durante la guerra sono materia dei suoi primi scritti, che gli valgono una certa notorietà. Nel 1877 visita Roma per la prima volta. Rientrato in Germania sposa Melanie von Glenck e a partire dal 1878 si stabilisce con lei alternativamente a Berchtesgaden nella casa che da tempo si era fatto costruire, e a Frascati nella Villa Falconieri. Inizia qui una fase molto produttiva, coronata da importanti successi teatrali che lo richiamano spesso in Germania dove intreccia legami di amicizia con le più significative personalità della cultura e della vita pubblica tedesca. Nel 1884 il granduca Carl Alexander di Sassonia-Weimar lo nomina Bibliotecario della Wartburg sperando in un suo trasferimento a Weimar. Ma nulla può convincere il Voß ad allontanarsi volontariamente dalla Villa Falconieri, la “passione più grande della sua vita”. Ciò si renderà però inevitabile allorché la villa verrà venduta ai Frati Trappisti delle Tre Fontane. La perdita della sua “casa splendente” segna l’inizio dell’autunno nella vita dello scrittore. Ci saranno tuttavia ancora viaggi in paesi lontani, intense amicizie, avvincenti frequentazioni con persone di valore e fuori del comune.
La produzione letteraria del Voß comprende cinquanta opere teatrali, numerosi romanzi, racconti e novelle. Molti dei suoi romanzi sono ambientati in Italia e particolarmente nella Campagna Romana. La sua autobiografia è apparsa postuma nel 1922.